domenica 15 aprile 2012

Under 20: Schiacciante vittoria, e promozione in Elite


       Dopo il prestigioso accesso dei biancoverdi della U16 al girone nazionale valido per lo scudetto di categoria, anche la U20 guidata da Andrea Saccà e Riccardo Della Rosa centra il proprio obiettivo stagionale, e dopo una stagione travagliata per la mancanza di validi oppositori (davvero bassa la qualità espressa dal primo girone regionale toscano, in cui sono stati inseriti i livornesi), sbaraglia la pur forte compagine marchigiana, conquistando l’accesso per la prossima stagione al girone Elite (la serie A di categoria). Si tratta di un risultato fortemente voluto da tutta la società, e che sarebbe stato ben possibile già a settembre, se non fosse stata (quando si dice la …. casualità) per la avversa composizione dei turni di barrage, quando i validi labronici hanno dovuto affrontare due delle migliori squadre di tutta l’area, prima quel Colorno (superato nel primo turno) che domenica ha anch’esso conquistato la promozione, e poi i Crociati, che si imposero in maniera netta, ma che poi hanno saputo chiudere il girone Elite al secondo posto alle spalle del fortissimo Amatori Parma.
E saranno proprio i Crociati, domenica prossima a Noceto, i prossimi avversari dei labronici, in uno spareggio valido per l’accesso al girone finale nazionale. Sulla carta pare una partita chiusa, ma siamo certi che i parmensi dovranno sudarsi la qualificazione; brucia ancora nella mente dei toscani la ricordata sconfitta di inizio stagione, viziata dal tremendo infortunio iniziale di due dei migliori labronici in campo. E se i livornesi sapranno ripetersi sul livello di aggressività mostrato nelle due ultime uscite, sarà partita vera. Comunque vada, la prossima stagione gli avversari, oltre ai Crociati, si chiameranno Amatori Parma, Parma Junior, Firenze, Piacenza, Reggio Emilia e Colorno, il che garantirà un livello di gioco ottimale per la preparazione dei giovani labronici, in vista dell’oramai non più lontano debutto in prima squadra. Chi è che sabato, sul quotidiano locale, scriveva che la palla ovale a Livorno è in declino? Come diceva il grande Totò: ma mi faccia il piacere, mi faccia!

La cronaca: i biancoverdi entrano in campo come furie, e si capisce subito che per Pesaro, orfano dei suoi due nazionali, ed apparso inizialmente incerto, sarà una giornata dura. Pronti via, e siamo già 7-0, con De Libero che schiaccia in mezzo ai pali grazie ad una penetrazione che segue ad una mischia ai 5 metri. Al decimo, i labronici si ripetono con una entusiasmante penetrazione ben sostenuta, che dalla propria metà campo vede ben 7 atleti scambiarsi l’ovale in continuità diretta, sino alla conclusiva accelerazione di Falcone che supera la linea di meta e giunge sin sotto i pali, agevolando così la trasformazione di Paperini per il 14-0. Ma in campo c’è anche Pesaro che, ottimamente impostato, comincia a macinare gioco, iniziando a prevalere nel possesso, anche a causa di una certa fretta dei livornesi (forse l’unico appunto che può essere avanzato nell’ occasione), che spesso eccedono nella volontà di far vivere la palla, ed anziché passare per il break-down cercano soluzioni grandemente spettacolari ma spesso di difficile realizzazione, così da frustrare occasioni pur ottimamente costruite. Si giunge così al riposo sul 14-3, senza che però Pesaro abbia mai dato la sensazione di poter giungere alla realizzazione pesante. 
Anche la ripresa mostra la stessa impostazione, con Pesaro che realizza subito un secondo piazzato. Ma a seguito di un'ottima azione multifase, è Arimondi che, dopo aver superato il proprio avversario diretto, brucia in velocità l’estremo avversario, per il 21-6 che rimette le cose a posto. Pesaro prova disperatamente a raddrizzare il risultato, giunge per la prima volta a pochi metri dalla linea di meta dei locali, ma la difesa dei biancoverdi oggi proprio non si supera. Neanche un cartellino rosso rimediato ad un quarto d’ora dal termine da Ianda, che ingenuamente reagisce ad una provocazione, cambia l’indirizzo della partita; al contrario, seppur in inferiorità numerica, sono ancora i labronici a realizzare, con una ottima apertura a largo finalizzata da Paperini, che riesce anche a trasformare dalla bandierina per il 28-6 finale. Anche l’ultimo assalto dei marchigiani viene respinto; al triplice fischi è giubilo in campo, con l’inno biancoverde “gente di mare” che suona alto in campo e sugli spalti.

foto Fabio Stiaffini
foto Freddy Adams

foto Freddy Adams
foto Roberto Carrani
foto Roberto Carrani

foto Freddy Adams


foto Freddy Adams



foto Fabio Stiaffini

foto Fabio Stiaffini

foto Fabio Stiaffini
foto Roberto Carrani

foto Fabio Stiaffini


foto Freddy Adams

foto Freddy Adams

foto Freddy Adams
foto Freddy Adams
foto Fabio Stiaffini




foto Roberto Carrani


foto Freddy Adams

foto Roberto Carrani

foto Fabio Stiaffini




foto Freddy Adams

 La formazione labronica: Paperini; Baldini, Riccetti, Arimondi, Marano; De Libero; Contini; De Gortes, Ianda, Moretti; Falcone, Peluso; Giglioli, Carrani, Torre. A disposizione: Bonomo, Quadelli, Bitossi, Ceragioli, Vitetta, Bugliani.

di Gianni Riccetti
photos by Fabio Stiaffini. Roberto Carrani e Freddy Adams