giovedì 3 marzo 2011

Il Rugby Livorno ospita un Workshop manageriale di Bridgestone Italia, organizzato dalla VERA Consulting





Mercoledi 2 marzo presso la Club House del Rugby Livorno 1931 al Campo Settembrini, si è svolto un Workshop formativo per dirigenti Bridgestone Italia, con sede a Milano, curato dalla società VERA Consulting
(www.veraconsulting.it) che, con le proprie competenze, supporta l’evoluzione delle persone e la crescita delle imprese.
La Bridgestone Italia ha chiesto a Vera Consulting quindi, di lavorare su un gruppo di 30 manager e di fare un intervento motivazionale che ha rappresentato un primo momento di vari appuntamenti formativi.

 “Abbiamo suggerito alla Bridgestone Italia,” dice la responsabile della sede di Livorno dell’Area Formazione Outdoor, la dott.ssa Barbara Baudissard, “di fare formazione outdoor a Livorno perché è una città capace di un’ottima accoglienza e con grandi potenzialità, in più ha una valida squadra di Rugby che gioca in Serie A. La nostra Responsabile delle Risorse Umane è molto affezionata a questo nobile sport e crede ciecamente nei valori umani trasmessi dal Rugby, che possono essere riportati anche in un’azienda importante come la Bridgestone. Abbiamo deciso insieme di far immergere completamente i nostri 30 manager che hanno raccolto l’invito formativo, nel mondo del rugby, organizzando anche una cena a base di Cacciucco livornese, per far vivere lo spirito del famoso Terzo Tempo che solo il rugby sa attuare”.


Prima di saggiare la prova sul campo con un vero e proprio allenamento e partitella, il coach del Rugby Livorno 1931, Diego Saccà, ha spiegato le regole basilari del gioco ed ha illustrato a tutti gli intervenuti cosa significa una squadra di rugby, cosa significa collaborazione fra gli uomini in campo, sacrificio, perseveranza e raggiungimento dell’obbiettivo finale, con una parte teorica molto interessante.
Dice Diego Saccà: ”Mi ha fatto molto piacere l’interessamento della VERA Consulting perché ha scelto Livorno ma soprattutto il Rugby come "trait d’union" tra mondo sportivo e mondo lavorativo. Finalmente il Rugby ha la ribalta che merita, essendo uno sport vero, fatto di lotta in campo, ma anche di rispetto e di amicizia. Tranquillamente i valori che trasmette il Rugby possono essere riportati nella vita di tutti i giorni e nel mondo del lavoro. Con la cooperazione di tutti il risultato finale è garantito: per noi è la meta, per altri è il raggiungimento di un obbiettivo prefissato.

Divertentissimo il momento ludico svoltosi al Campo rugby “Montano” di Via dei pensieri, dove i manager, stavolta in tuta e scarpette, hanno provato mischia, touche e mete in tuffo.












Per qualcuno la prova è stata anche più dura del previsto, ma dopo la doccia la soddisfazione era davvero palpabile. Un plauso a tutti i giocatori del Rugby Livorno 1931 che si sono prestati a spiegare regole e momenti di gioco sul campo, non sottraendosi a nessuna delle curiosità che nascevano al momento da parte di coloro che non conoscevano per nulla questo meraviglioso sport.

 
Massimo Collini, Manager accounting  & general administration (area Finance – Milano), molto soddisfatto, ha detto: "Il clima in cui ci siamo calati non mi ha stupito, conoscendo già i valori che il rugby trasmette. Posizionando l’esperienza di oggi verso quello che ci siamo prefissi in Bridgestone come manager, è stato utile capire e sapere che solo con il supporto di tutti si possono raggiungere dei risultati.
Il rispetto delle regole, l’entusiasmo, il credere in quello che si fa e la fiducia nel proprio gruppo, sono ingredienti che ti portano a raggiungere degli obbiettivi che nel rugby chiamano meta, in situazioni aziendali si chiamano target o budget, ma la sostanza non cambia.
Il rugby dimostra benissimo cosa significa la collaborazione, il sacrificio, l’amicizia, valori ormai persi in quasi tutti gli sport, ma che riprodotti anche in situazioni aziendali danno qualità. In un gruppo poi, come ha spiegato benissimo anche il coach Diego Saccà, se qualcuno non coopera si vede, e bisogna imparare anche ad intervenire su ciò che non va per essere competitivi.

Durante la cena, numerosissimi i brindisi e i cori, come se tutti gli intervenuti fossero parte della stessa squadra, manager e giocatori.




Alfonso Palomba, dirigente napoletano di Bridgestone Italia, raggiante per la bellissima esperienza, dice: "Esperienza eccezionale, ci siamo misurati con realtà che non sono molto conosciute, ma invece, vissute dal di dentro come abbiamo fatto noi oggi, provando anche situazioni di gioco, divertenti ma molto faticose, dimostrano il lavoro di gruppo, il sacrificio e tutto ciò che comporta far parte di una squadra. Seguo il rugby, soprattutto la Nazionale italiana, ma viverlo a contatto con dei professionisti, ci ha aiutato moltissimo per capire, in chiave lavorativa, la visione dello spirito di gruppo che dovremmo riprodurre anche nella nostra azienda per arrivare ai nostri obbiettivi di lavoro. Come nel rugby il gruppo è formato da persone diverse, anche in azienda è così, e proprio come nel rugby ognuno dovrebbe apportare le sue qualità per il compimento del risultato, alla finalizzazione del lavoro del gruppo. Ribadisco esperienza unica e da ripetere!"



Il Presidente Riccetti chiude il Workshop confermando ciò che il rugby offre a livello di valori come il sostegno e  la solidarietà tra i compagni ribadendo che, senza l’aiuto di tutti, i risultati non possono essere raggiunti ma nemmeno tentati. 

articolo e photo di Freddy Adams