venerdì 26 novembre 2010

L'under 16 cede con Pesaro


LIVORNO. Lo scarto finale è minimo (5-8) ma vale la prima sconfitta stagionale dopo quattro vittorie per l'under 16 del Livorno Rugby, targata “fratelli Scardigli Auto”. I labronici, impegnati nello scontro diretto di alta classifica (il Pesaro è ora solitario al comando) si sono trovati ad affrontare una squadra molto fisica,e dedita ad un gioco estremamente utilitaristico (continuo l’utilizzo del piede da parte dell’apertura ospite), e forse non del tutto proprio di una categoria dove il risultato è in secondo piano, dovendosi finalizzare il lavoro alla formazione dei giovani atleti. Lavoro che Andrea Brancoli, ben coadiuvato da Massimiliano Ljubi e da Marco Tomaselli, sta invece proseguendo secondo le direttive impartite dalla società, ben conscia che molti dei propri giovani atleti visti in campo, fra non molti anni, vestiranno la maglia della prima squadra, e perciò principalmente interessata alla loro progressiva acquisizione dei principi e dei fondamentali di questo grande sport. Il che non toglie che in campo si vada sempre (anche) per vincere, e che a fine partita nello spogliatoio l’aria era quella delle occasioni perdute. Perché Livorno non è apparsa inferiori agli ospiti, che peraltro non hanno demeritato la vittoria prevalendo sia nel possesso che nel territorio, dimostrando al contrario una capacità di gioco corale superiore e rara per la categoria: emblematica la meta finalizzata da Torre, davvero un dimostrazione pratica del sostegno in attacco, tanto che taluno dei presenti ha osato accostarla, pur con le debite proporzioni, a quella splendida realizzata la domenica prima dal Benetton a Perpignan in Heinechen Cup. Ma ovviamente nulla è compromesso, e la classifica, complice anche l’inaspettata sconfitta casalinga dell’altra capolista Adacemy Noceto, è ancora molto corta: l’ importante, dopo la pausa di due settimane proposta dal calendario, è riprendere la corsa sin dalla prossima insidiosa trasferta di Piacenza. La cronaca: la giornata, caratterizzata da piovaschi e sprazzi di sereno, non favorisce i locali, che lamentano anche assenze importanti (Capozzi e Iegre, ma anche Moretti in panchina per “far numero”). Il primo tempo scorre in totale equilibrio, senza grandi occasioni per nessuna delle due contendenti, con Livorno che cerca di costruire, e Pesaro dedita al cinico sfruttamento del buon piede del proprio n.10; ed è proprio lui che, allo scadere, converte in 3 punti (cosa che ai biancoverdi non è concesso tentare: l’imperativo è giocare, giocare, giocare) un calcio di punizione da posizione angolata un calcio di punizione. Più di marca ospite invece l’inizio della ripresa. I marchigiani nell’unica azione al largo riescono a realizzare alla bandierina la meta dello 0-8. Ma Livorno non ci sta, e sigla con merito la sua unica meta. Restano 20 minuti per ribaltare il risultato, ma un paio di ottime occasioni  sfumano per errori banali o errate scelte di gioco. Peccato, ma resta la sensazione che l’ambizioso traguardo del secondo posto in classifica, che aprirebbe ai labronici la fase nazionale, non sia un sogno impossibile. In classifica 4 punti per Pesaro ed 1 per i biancoverdi, battuti con un margine inferiore alle otto lunghezze.

Formazione Livorno: Armani Jordan; Bonomo Davide, Gigli Lorenzo, De Libero Emilio, Marano Arturo; Rolla Diego; Tomaselli Jacopo; Torre Nicolò, Nasraoui Houcem, Bitossi Giorgio; Cristiglio Alessandro, Carrani Giacomo; Mancino Marco, Lavorenti Federico, Madrigali Alberto. Entrati nel corso dell’incontro Lazzerini Denny, Bagnasco Luca, Rapisardi Manuele; non entrato a causa delle ancora imperfette condizioni fisiche, Moretti Simone.

 Classifica: 
Pesaro 13, Academy Noceto 12, Livorno 11, Parma Junior 8, Colorno 5, Amatori Parma e Lyons Piacenza 4, Modena 2

di Gianni Riccetti