LIVORNO. Qualcosa di più di una semplice sgambata d'allenamento infrasettimanale. Nella mattinata di questo mercoledì 8 dicembre, il Livorno Rugby ha disputato un'utilissima amichevole con la nazionale italiana under 19. Partita di buoni contenuti, che ha pienamente soddisfatto i tecnici. Per usare un termine cestistico, 'si è giocato a tabellone spento', senza cioè conteggiare le mete. Chi, a bordo campo, si è divertito a tenere il punteggio assicura che Livorno ha segnato più marcature rispetto agli azzurrini, ma è un dato che interessa ben poco Diego Saccà. “E' stata – commenta l'allenatore biancoverde – una mattinata importante. Tutti i giocatori utilizzati si sono mossi con personalità. Fa piacere avere visto al rientro elementi provenienti da lunghe assenze (gli avanti Matteo Bellini, Stilo e Gagliardi, schierati titolari, ndr), e soprattutto aver provato ragazzi dell'under 18. Si tratta di giovani (Rispoli, De Vincentiis, Degortes, Falcone e Arimondi, ndr) davvero in gamba, in grado di ritagliarsi spazio anche in prima squadra”. In avvio il Livorno Rugby ha presentato Esposito estremo, Martinucci e Buonanno alle ali, Gambini e Giuliano ai centri, Riccardo Squarcini apertura, Federico Bellini mediano di mischia, Gagliardi, Giacomo Brancoli e Filippi in terza linea, Stilo e Giugni in seconda, Bufalini e Lazar piloni e Matteo Bellini tallonatore. Nel corso della partitella – lunga in tutto un'ora – sono entrati anche Morganti, Morixe, Andrea Brancoli, Neri, Rispoli, De Vincentiis, Degortes, Falcone e Arimondi. In panchina, ma non schierati perchè alle prese con lievi infortuni, le terze linee Andrea Saccà e Cortesi. Domenica prossima, nel match casalingo con il Cus Verona (nelle cui fila milita l'ex Neethling), Diego Saccà dovrebbe contare anche su Enrico Squarcini, Milianti e Micheletti, usciti malconci nella gara di Recco, giocata nell'ultimo turno. Nuovamente a disposizione anche il tallonatore Pracchia, che nei giorni scorsi si è laureato (complimenti). Da valutare le condizioni di Burani, il cui infortunio al ginocchio non appare tuttavia serio quanto temuto in un primo momento. Dopo la partitella con gli azzurrini, classico terzo tempo (nella circostanza un vero pranzo) nella nuova club house 'White and Green' di via Settembrini.
di Fabio Giorgi
