venerdì 3 dicembre 2010

LUTTO per il rugby Livorno

Si è spento ieri Orazio Malaguzzi, presidente della promozione in serie A del Rugby Livorno nel 1979. Malaguzzi, che aveva 85 anni, era da tempo malato. Con lui se ne va una bandiera dello sport livornese. Il decesso nella  casa di via Don Angeli dove Orazio Malaguzzi abitava insieme alla moglie, signora Franca. I funerali si sono svolti stamani alle 11 al cimitero dei Lupi. Orazio Malaguzzi, nato a Modena, si trasferì nel 1939 a Livorno seguendo il padre Annibale, ufficiale dell’esercito. Dopo la guerra, Malaguzzi iniziò a lavorare nell’azienda di famiglia, la Cama di via della Cinta esterna, che fino agli anni ’60 ha prodotto caramelle, cioccolata e sciroppi. In seguito fondò la Scea, ditta con sede in via Leopardi che si occupava del commercio di sostanze chimiche. Qua il dirigente sportivo ha lavorato fino alla pensione. Orazio Malaguzzi si sposò con la signora Franca nel 1951 e dalla loro unione sono nati due figli, Giacomo, ex rugbista, e Massimo. L’esistenza di Orazio Malaguzzi è stata segnata dalla grande passione sportiva, iniziata col basket. Negli anni ’50 Malaguzzi divenne presidente della Cama, la società di pallacanestro cittadina dalla quale, qualche anno dopo, si divisero le due squadre della Libertas e della Pallacanestro Livorno. Ma le più grandi soddisfazioni Orazio Malaguzzi le ha avute dalla palla ovale: presidente del Rugby Livorno dal 1978 al 1985, nel 1979 conquistò la storica promozione dei biancoverdi nella massima serie. Promozione che venne bissata qualche anno dopo. E’ rimasto costantemente all’interno dello staff dirigenziale biancoverde fino al 2002. Sulla scomparsa di Orazio Malaguzzi si registrano le parole dell’attuale presidente del Livorno Rugby, Sergio Tobia, che ha ricordato il grande dirigente e il suo attaccamento ai colori sociali. «Un esempio per tutti - ha detto commosso Tobia - lo ricorderemo con una raccolta di beneficenza in occasione della prossima partita e con un’ orazione nella prima cena sociale».

di Fabio Giorgi